Chi siamo

Siamo persone che vivono come tutti.

Nella nostra quotidianità ci sono affetti familiari, amici, relazioni sociali, casa, lavoro, tempo libero.
Il legame che ci unisce è un grande desiderio che portiamo nel cuore: vivere l’Amore, l’amore verso Dio, amore verso ogni persona e ogni creatura, amore verso il creato tutto.

Cosa facciamo
Sentiamo di essere parte, piccola, piccola, ma viva di questa umanità in cammino, spesso affaticata e dolorante, in ricerca continua.
Abbiamo fiducia piena che Dio ci ama e vogliamo rispondere a questo dono con tutto il nostro essere.
Ci impegniamo a contribuire con passione a far progredire questo nostro mondo.
Testimonianze

Qualche voce di oggi

Fin da ragazza avevo nel cuore il desiderio di una relazione profonda con Dio ma anche di una vita “normale”, non dissimile da quella di tutti. l’incontro con l’Istituto Santa Caterina da Genova mi ha permesso di realizzare questo desiderio e di riconoscervi la chiamata del Signore. Da allora, tutto ha avuto orientamento e significato: il mio lavoro di insegnante, il mio impegno sociale tra tante persone ferite dalla vita, le mie relazioni familiari, le mie amicizie, ma anche le gioie e i dolori, i periodi di fatica e di ripresa. E ora, dopo aver trascorso sotto lo sguardo misericordioso del Signore la giovinezza e la piena maturità, spero che anche la mia età anziana sia illuminata dalla sua presenza”.
Mi sono sempre proposta di essere autentica, con la sicurezza interiore di quello che vivo ogni giorno. Sono entrata nell’Istituto giovanissima, ho sempre lavorato in banca quindi ho trascorso le mie giornate in un ambiente molto arido che non offre certo molte occasioni di apostolato, tuttavia non mi sono mancate occasioni per cogliere le esigenze degli altri e andare loro incontro. Ora, pensionata, mi dedico alle attività sociali dell’Istituto, facendomi carico della responsabilità giuridico- amministrativa della cooperativa che le gestisce. Continuo così a “spendere” la mia vita, cercando di trasmettere la speranza pur in mezzo a tante difficoltà, mantenendo fermo l’obiettivo di lavorare per cambiare certe storture del nostro sistema sociale,sempre con la consapevolezza interiore di aver fatto la scelta migliore.
Le chiamate del Signore sono tutte speciali. Io ho risposto a questa chiamata particolare e faccio parte dell’Istituto Secolare Santa Caterina da Genova: questo significa vivere nel mondo, come tutti, camminare tra gli uomini, farsi compagni di viaggio ed amarli per portarli all’amore di Cristo. Questa è un’avventura affascinante, sempre attuale, per vivere nella storia che cammina, senza paura di guardare avanti, essere partecipi della realtà umana, delle sue difficoltà e dei suoi problemi. Sono chiamata a vivere nel mondo amandolo e condividendone le attese. Cogliendo i segni dei tempi, siamo nel 1980, con l’approvazione della legge che legalizzava l’aborto, ho avuto l’arduo coraggio, in collaborazione con il Centro di Aiuto alla vita di Genova, di aprire una casa di accoglienza per giovani mamme in difficoltà: l’Approdo. Contemporaneamente, ho svolto il mio lavoro di infermiera professionale presso l’Ospedale Galliera. In un periodo di ferie sono stata in Costa d’Avorio, in Africa, dove ho veramente incontrato e condiviso la vera povertà: tanti, tanti bambini malnutriti. Non c’era niente: né case, né mobili, né vestiti, né alimenti. In quella desolazione tante domande sono rimaste, nel mio cuore, senza risposta. Ora sono in pensione, ma, come sappiamo bene, nella vigna del Signore non si va in pensione e svolgo un’intensa attività di volontariato presso l’Associazione “API-COLF” per la promozione delle colf.

DUPLICATO——Le chiamate del Signore sono tutte speciali. Io ho risposto a questa chiamata particolare e faccio parte dell’Istituto Secolare Santa Caterina da Genova: questo significa vivere nel mondo, come tutti, camminare tra gli uomini, farsi compagni di viaggio ed amarli per portarli all’amore di Cristo.
Questa è un’avventura affascinante, sempre attuale, per vivere nella storia che cammina, senza paura di guardare avanti, essere partecipi della realtà umana, delle sue difficoltà e dei suoi problemi.

Sono nell’Istituto da più di 60 anni e ne conosco bene tutti gli aspetti: lo stile di vita nettamente secolare, la spiritualità tutta incentrata sull’Amore, i molti limiti e le carenze che, tuttavia, non hanno mai suscitato in me il desiderio di cambiarlo. Per quasi 40 anni ho insegnato Economia Aziendale in Istituti pubblici per Ragionieri a Genova; ho sempre affiancato la professione con un intenso volontariato a favore di persone fragili, emarginate dalla società. Ormai nell’ Istituto siamo rimaste in poche e ci interroghiamo sul nostro futuro, con oggettiva chiarezza, ma senza angoscia, con la sola certezza che siamo chiamate a vivere la nostra scelta sino all’ultimo e con il vivo desiderio di trasmettere ciò che abbiamo vissuto e ha dato senso alla nostra vita.

Sono francese. Partita giovane laica missionaria a Ngaoundaye (Repubblica del Centrafrica), per seguire e coordinare le diverse scuole del territorio della Diocesi, sono venuta a più riprese in contatto con l’Istituto Santa Caterina. Lì, la responsabile del momento un giorno mi ha detto: “ Tu vivi già come noi. Non cambierebbe nulla alla tua vita se tu facessi parte dell’Istituto, se non che tu avresti una famiglia in più. Pensaci!” Ho riflettuto, osservato e mi sono decisa. Io mi sento in famiglia fra le altre “Caterinette”.

Ho incontrato l’Istituto attraverso le attività sociali. Appartengo alla “generazione successiva”, nata negli anni 60, personalmente sono stata formata ai valori della giustizia sociale e della solidarietà e la mia spiritualità è maturata in esperienze di Chiesa ispirate al rinnovamento del Concilio. La consacrazione secolare per me è un “come “ proposto dalla Chiesa e da me scelto per impegnarsi -individualmente, quanto si è capaci, e in fraternità- nella costruzione di un mondo più umano. Un impegno di vita che coniuga umanità e spiritualità, che provo a mantenere nella quotidianità, tra difficoltà e fragilità, anche in una realtà dove la morte sembra sempre più spesso prevalere sulla vita.

DUPLICATO——Ho incontrato l’Istituto attraverso le attività sociali. Appartengo alla “generazione successiva”, nata negli anni 60, personalmente sono stata formata ai valori della giustizia sociale e della solidarietà e la mia spiritualità è maturata in esperienze di Chiesa ispirate al rinnovamento del Concilio. 

DUPLICATO——Ho incontrato l’Istituto attraverso le attività sociali. Appartengo alla “generazione successiva”, nata negli anni 60, personalmente sono stata formata ai valori della giustizia sociale e della solidarietà e la mia spiritualità è maturata in esperienze di Chiesa ispirate al rinnovamento del Concilio.